Respiro. Suono. Voce. Movimento. Un percorso esperienziale per imparare a regolare, tonificare e rafforzare il nostro sistema nervoso.
E se la tua neurofisiologia potesse aiutarti a sentirti connesso e sicuro?
Il percorso si modula in 6 incontri della durata 2 ore.
Si terrà il mercoledì sera dalle 20.30 alle 22.30.
Il costo è di 300 €.
La capacità di reagire e risollevarsi di fronte alle difficoltà quotidiane è un indicatore di benessere e dipende dall’azione del sistema nervoso autonomo.
La teoria polivagale è una teoria sul legame mente-corpo, che si propone di spiegare i meccanismi neurofisiologici sottostanti, dando un significato a tutto ciò che regola lo stato fisiologico dell’organismo per garantirne la sopravvivenza e affrontare tutte quelle condizioni che etichettiamo come “stress”.
In altre parole, mira a spiegare le reazioni dell’uomo in situazioni di pericolo.
Sentirsi al sicuro è uno dei bisogni fondamentali per gli esseri umani.
Da un punto di vista neurofisiologico, la capacità di cogliere i segnali di pericolo e attivare risposte che ci permettano di sopravvivere è un compito affidato al Sistema Nervoso Autonomo.
Alla base c’è l’idea che siamo programmati per vivere in connessione con gli altri, attraverso meccanismi di coregolazione reciproca, che sostengono il nostro senso di appartenenza e sicurezza nei rapporti sociali.
Lo stato che si attiva in questa condizione di calma e sicurezza è quello ventro-vagale.
Quando, invece, entrare in relazione con gli altri non è più percepito come sicuro, si attiva il sistema simpatico, che mette in moto una reazione di mobilizzazione, attacco o fuga per difenderci dal pericolo.
Se la minaccia infine è tale da vanificare qualsiasi reazione, prevale lo stato dorso-vagale che porta a immobilizzazione e collasso come ultimo baluardo per la sopravvivenza. Secondo Porges, queste tre reazioni fisiologiche si innescano in modo gerarchico e si alternano a seconda del contesto ambientale e relazionale in cui ci troviamo.
La teoria polivagale può essere applicata non solo a disturbi psicologici, ma alla salute in generale, all’oncologia, alle malattie autoimmuni, alla fibromialgia. Favorendo una maggiore connessione mente-corpo, si può imparare a riconoscere e regolare i propri stati autonomici, in modo da arrivare a percepire un senso di sicurezza. Durante la terapia basata sulla teoria polivagale, in una prima fase, si propongono una serie di esercizi atti a riconoscere e trasformare le risposte fisiologiche disadattive e a tracciare una mappa del profilo personale delle proprie modalità abituali di reazione. Una volta acquisita la dimestichezza con le risposte fisiologiche del proprio corpo, è possibile aiutare a promuovere la condizione di calma e connessione sostenuta dallo stato ventro-vagale.
Quando “abitiamo” alcuni stati del nostro sistema nervoso, gli ostacoli della vita non ci appaiono poi così gravi.
Questo percorso ci porterà a costruire una base di sicurezza grazie alla quale sentirci più connessi a noi stessi e agli altri, ridurre la sintomatologia ansiosa e depressiva e aumentare la nostra capacità di regolazione emotiva.
L’obiettivo è aumentare la capacità della persona di sintonizzarsi in modo non critico sui propri stati corporei, apprezzare l’utilità dei diversi stati di attivazione e accrescerne la flessibilità in modo da raggiungere una regolazione più funzionale e adattiva.
In ogni incontro alla parte teorica verrà affiancato il “fare per capire”, per favorire in ogni partecipante una affinata percezione del proprio corpo.